ECOLOGIA: PASSATO, PRESENTE E FUTURO.

DISTRUZIONE DELLE FORESTE E RICADUTE PLANETARIE

…Se è vero che per ogni area geografica bisogna porre dei distinguo e ogni volta studiarla come caso a sé, non si possono scordare le ricadute“globali”di certi comportamenti locali. Mi riferisco

in particolare agli usi e alle destinazioni delle risorse scarse. La distruzione del polmone amazzonico coinvolge non solo il Brasile, ma è destinata a riportare delle ricadute di natura globale

planetarie per quel che riguarda il clima.

“Ho dedicato molto tempo allo studio dell’Amazzonia brasiliana e credo di essere uno dei pochi che si è bagnato nel Rio delle Amazzoni. Per avere un’idea di quanto sia immensa è necessario sorvolarla in aereo e questo solleva sempre molta emozione. Tuttavia un insieme di interessi economici grava su questa foresta… L’opinione corrente è che si tratti di una foresta vergine che esiste da sempre, indispensabile, viste le sue smisurate proporzioni, all’equilibrio climatico del pianeta. Curiosamente non si parla molto del fatto che quando si scava un poco il suolo della foresta si trova una buona quantità di carbone. Ciò significa che in passato l’area forestale ha subito delle contrazioni. Probabilmente durante epoche di clima secco si è incendiata, riducendo di molto la sua estensione.

Ma c’è un altro dato importante da tenere presente. Attraversando la foresta dell’Amazzonia si trovano molte palme. Ora la palma non è un albero da foresta primitiva, produce frutta e per questo è importante per l’uomo. Probabilmente queste palme si sono moltiplicate grazie alla mano di uomini che sono poi scomparsi in un’epoca successiva…

Da “Tropici della differenza: intervista a Pierre Gourou”

a cura di Eleonora Zamparutti

Sistema Terra, Roma

Illustrazione di NORA FERRUZZI

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